COMUNICATO STAMPA: LA GIUNTA IN RETROMARCIA ANCHE SULL’AREA DELL’EX LINIFICIO
Cominciano ad essere troppi i “dietro-front” di questa Amministrazione.
Alle questioni riguardanti le riqualificazioni cittadine (Via Veneto, Piazza Garibaldi, Via Leonardo Da Vinci, Parco Belvedere), a quella dell’appalto del servizio di mensa scolastico, e alla nuova viabilità che interesserà la frazione di Groppello, si aggiunge ora anche un’ulteriore retromarcia sull’area dell’ex Linificio.
L’idea dell’Amministrazione Comunale era quella di approvare tutto entro la metà di luglio , ma si sono incagliati sulla questione della compensazione di 1, 4ML di € di IMU, arretrati che la proprietà Linificio avrebbe dovuto versare che invece i proponenti vorrebbero scomputare da quanto dovuto al Comune.
Anche in questo caso, tra verifiche e ripensamenti, la Giunta dimostra gravi incertezze e approcci approssimativi, se non scelte improvvisate e molto discutibili, o addirittura inapplicabili come la recente ordinanza del Sindaco sulla circolazione dei monopattini.
Per il recupero dell’ex Linificio i proprietari dell’area hanno proposto al Comune di Cassano d’Adda il trasferimento dei volumi edificabili a scopo residenziale in un’area adiacente alla tangenziale; in cambio verrà ceduta al Comune in proprietà l’area Linificio che sarà destinata a parco pubblico fruibile ai cittadini, tranne alcuni edifici che saranno privati con destinazione direzionale-commerciale.
Tale proposta, che sarebbe stata valutata positivamente anche dalla precedente Amministrazione in quanto rientrante nei percorsi di rigenerazione urbana avviati dalla stessa, avrebbe dovuto contenere, oltre ai vantaggi per il proponente, anche concreti vantaggi per la collettività cassanese.
E’ chiaro a tutti che l’operatore immobiliare, con il trasferimento volumetrico ottiene una certa“ facilità” d’intervento: costruire palazzine in zona Tangenziale anziché in area Linificio è, come dire, più “facile” e proprio per questo si sarebbero dovuti prevedere maggiori “ritorni” in termini d’interesse pubblico.
In Commissione Territorio martedì 27 giugno è stata presentata una proposta, che se da un lato presenta elementi positivi, dall’altro lato pone più di un dubbio.
Al momento manca la Bozza di Convenzione (documento citato nell’ultima delibera ma mancante, l’ennesima “svista” insomma) dalla quale ci si aspetta chiarezza definitiva sugli obbiettivi e le previsioni contenute nel Piano, ma già dalle conoscenze attuali possiamo dire che:
● le previsioni delle sistemazioni del parco che verrà ceduto al Comune appaiono carenti, sia del necessario studio paesaggistico preliminare, sia di un progetto esecutivo coerente con gli obbiettivi di fruizione degli spazi pubblici, esistenti e futuri.
● gli edifici storici, anch’essi in previsione di cessione, saranno solo “messi in sicurezza” o poco più, lasciando l’onere del loro completo recupero funzionale al Comune;
● il progetto dei nuovi edifici residenziali in fregio alla tangenziale, non pare essere in linea con le più attuali necessità di edilizia sostenibile e produttrice, oltre che consumatrice, di energia.
Altri elementi strettamente di carattere economico, che appaiono preoccupanti, potranno però essere approfonditi attraverso le previsioni della Convenzione che, come detto, ad oggi non è ancora stata presentata.
La nostra attenzione come PD si concentrerà soprattutto sul ritorno di vantaggi che la collettività dovrà avere da un progetto che potrebbe condizionare, nel bene e nel male, il futuro di Cassano e dei suoi cittadini.
Partito Democratico
Circolo 25 Aprile
Cassano d’Adda