Sicurezza a Cassano d’Adda: una promessa disattesa

La tanto decantata attenzione alla sicurezza dell’attuale amministrazione sembra essersi persa due anni fa quando l’allora candidato sindaco Fabio Colombo e le forze politiche che lo appoggiavano ne fecero uno dei punti di forza della sua campagna elettorale promettendo di risolvere il problema.
Nonostante i proclami in questi due anni di amministrazione il territorio di Cassano è stato oggetto di diversi episodi che hanno minato la sicurezza dei cittadini. Un panorama a cui si aggiungono gli attacchi omofobi avvenuti la scorsa estate ai bagnanti abituali sulla riva dell’Adda in frazione Cascine San Pietro.
Il Sindaco e la maggioranza non hanno capito che il problema della sicurezza va risolto alla base. Non basta il controllo, non servono misure palliative e di facciata come telecamere e guardie private, che pagano i cittadini senza risultati tangibili; ma una seria e attenta prevenzione unitamente al controllo, perché il problema della sicurezza è complesso e non si risolve con i proclami fatti in campagna elettorale per inseguire gli elettori.
Quello che possiamo affermare è che noi abbiamo lavorato e ottenuto di mantenere i carabinieri a Cassano e iniziato l’ampliamento dell’organico della Polizia Locale che era sottodimensionato. Parallelamente abbiamo sviluppato e investito progetti di politiche giovanili e sociali fondamentali per prevenire fenomeni di vandalismo e delinquenza.
Oggi invece prendiamo atto dei tagli di fondi proprio su queste voci di spesa che, all’interno di un Comune come il nostro, rappresentano uno degli strumenti più importanti ed efficaci di aggregazione prevenzione del degrado.
Non sono di certo poche ore di vigilanza privata la soluzione per migliorare la situazione e contrastare il disagio sociale. Crediamo nel lavoro delle forze dell’ordine e della Polizia Locale e nell’utilità di creare sinergie e collaborazioni per affrontare il fenomeno a 360 gradi evitando visioni miopi ed univoche.

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