IL PD PRESENTA UNA MOZIONE CONTRO L’INTITOLAZIONE DEL GIARDINO DELLA BIBLIOTECA COMUNALE DI CASSANO D’ADDA A SERGIO RAMELLI*

In questi giorni, il Partito Democratico di Cassano d’Adda ha presentato una mozione per opporsi alla Delibera di Giunta che intitola il giardino della biblioteca comunale a Sergio Ramelli.
Sergio Ramelli, pur essendo una figura ricordata da alcuni per la sua tragica scomparsa, è associato a ideologie e simboli che non rappresentano i valori di inclusività, democrazia e rispetto su cui si fonda la nostra comunità. Intitolare uno spazio pubblico, frequentato da cittadini di tutte le età e provenienze, a una figura così controversa rischia di creare divisioni e di non rispettare la memoria condivisa di Cassano d’Adda.
Il PD propone invece di intitolare il giardino con una scelta che abbracci, nel ricordo e nella memoria, tutte le vittime di violenza e odio politico; una scelta che unisca la comunità, promuovendo valori di pace, solidarietà e progresso.
Crediamo che gli spazi pubblici debbano essere luoghi di incontro e dialogo, non di polemiche o divisioni.
Vi invitiamo a leggere la mozione completa (allegata qui sotto), sottoscritta anche da Cassano Etica Ecologista e Cassano Obiettivo Comune, e a condividere le vostre opinioni. Cassano d’Adda merita scelte condivise e rispettose di tutti i suoi cittadini.
MOZIONE IN MERITO AL RICORDO DELLE VITTIME DELLA VIOLENZA POLITICA E  ALL’INDIVIDUAZIONE DI UN LUOGO DELLA MEMORIA. 

Al Presidente del Consiglio 

Al Sindaco 

Al Segretario Comunale 

I sottoscritti Consiglieri Comunali, ai sensi dell’articolo 73 del Regolamento per il  funzionamento del Consiglio Comunale, dei gruppi e delle commissioni consiliari,  sottopongono all’approvazione del Consiglio Comunale la seguente mozione: 

PREMESSO CHE 

Con Delibera G.C. n° 20 del 13/02/2025, la Giunta Comunale ha deliberato l’intitolazione  dell’area verde pubblica prospiciente la Biblioteca Comunale a Sergio Ramelli, giovane  militante del Fronte della Gioventù vittima della violenza politica degli anni ‘70. 

Nelle premesse della Delibera si richiama l’intenzione di promuovere la memoria storica e  sensibilizzare la cittadinanza, in particolare i giovani, sui valori del rispetto, della  democrazia e della condanna di ogni forma di violenza. 

Si condividono tali principi e proprio alla luce di essi si ritiene che la scelta dell’intitolazione  debba riflettere una memoria più ampia e inclusiva, senza generare possibili divisioni  politiche o interpretazioni unilaterali della storia. 

La violenza politica che ha caratterizzato il periodo tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli  anni ’80 ha coinvolto giovani di diverse appartenenze ideologiche, rappresentando una  ferita collettiva per la società italiana. Il ricordo delle vittime non può prescindere dalla  condanna chiara di tutte le ideologie estremiste che hanno alimentato quella stagione di  odio. 

VALUTATO CHE 

L’intitolazione di uno spazio pubblico, in particolare di un luogo frequentato da giovani  studenti, deve rappresentare un’occasione di riflessione sui pericoli dell’odio politico e  sull’importanza del confronto democratico, senza essere percepita come divisiva o come il  riconoscimento di una sola parte della storia. 

La memoria pubblica deve essere costruita su un principio di inclusività e riconciliazione,  affinché il ricordo delle vittime sia occasione di monito e non di ulteriore polarizzazione. 

IL CONSIGLIO COMUNALE 

invita la Giunta:

– a rivedere gli atti già assunti, affinché il messaggio trasmesso alla cittadinanza sia  realmente aderente agli intenti di cui sopra, che questo Consiglio condivide  unanimemente; 

– a intitolare il luogo prescelto con una scelta che abbracci, nel ricordo e nella  memoria, tutte le vittime di violenza e odio politico; 

– ad invitare tutte le forze politiche e associazioni cittadine affinché la cerimonia sia  un momento condiviso di memoria e riflessione, confermando il principio della  condanna unanime della violenza politica.