Via Vittorio Veneto: un disastro di strada, insicura e sbagliata!

A lavori conclusi – dopo tempi non certo rapidi – emerge con chiarezza che via Vittorio Veneto, la via centrale che taglia a metà la nostra cittadina, è oggi un pericolo per ciclisti e pedoni.

Il problema non è tanto la segnaletica orizzontale, costretta a seguire l’andamento irregolare della sede stradale, quanto la morfologia stessa della carreggiata.

Le cosiddette “onde” di moderazione del traffico, invece di rallentare i veicoli, peggiorano la situazione: risultano spesso troppo ravvicinate e uniformi, rendendo la guida scomoda ma inefficace. I veicoli, evitando le curve, proseguono a velocità sostenuta invadendo spesso la bike lane, creando situazioni di sovrapposizione pericolosa con i ciclisti (anche in senso contrario!).

I ciclisti, a loro volta, sono costretti a invadere lo spazio pedonale per evitare le auto.

Insomma, sembra proprio un tentativo – maldestro e per nulla riuscito – di emulare progetti di strade e zone a lenta percorrenza realizzati in alcune città europee.

È totalmente mancata una progettazione seria: le onde avrebbero dovuto essere irregolari, meno numerose, allungate e integrate con dissuasori (arredi o elementi fisici) per imporre una guida lenta e sicura.

Insomma, un progetto fallito, figlio dell’assenza di confronto e, peggio ancora, di continui ripensamenti progettuali privi di motivazione: non dimentichiamo che inizialmente il senso unico di marcia era previsto nella direzione opposta e che, durante la fase esecutiva del progetto, il senso è stato invertito. Inoltre, era stata prevista una corsia riservata per autobus, bici e mezzi di soccorso nel senso opposto di marcia, cosa poi non realizzata.

Questa riqualificazione non garantisce sicurezza né risponde alle esigenze di mobilità dolce, pedoni e attività commerciali.

La colpa?

Un’Amministrazione che ha escluso qualsiasi dialogo con la città, ignorando cittadini, esercenti e forze politiche. Un approccio sbagliato, che ha prodotto un risultato pericoloso e inefficace.

Come forza politica di opposizione, abbiamo presentato mozioni e siamo sempre stati disponibili a un confronto, sempre però evitato.

La cosa peggiore è che il “progetto ondulato” di via Veneto si inserisce in un contesto più ampio di riqualificazione del centro storico cassanese, sostenuto dal Comune e finanziato dalla Regione Lombardia (parliamo di circa 665.000€, non proprio bazzecole): insomma, una grandissima opportunità per sistemare piazza Garibaldi e il tratto cittadino della SS11, che l’amministrazione non è stata in grado di gestire.

E ora godiamoci la vista sulle panchine vista “onde” e speriamo in un ripensamento, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza di ciclisti e pedoni.

Ridiamoci su per non piangere!