Eri il primo ad arrivare, l’ultimo ad andare via.
Eri il “custode” delle bandiere, una presenza costante e affidabile per ogni nostro evento.
Puntuale e discreto, spesso ci tenevi a sottolineare nelle nostre riunioni che difficilmente ti esprimevi con un tuo intervento.
Ma quando lo facevi, caro Carlo, eri capace di sintetizzare in poche parole e in modo ammirevole un pensiero sempre condivisibile.
Ho sempre ammirato la tua passione che per me, ma penso per tutti noi, era un esempio da seguire.
Mi mancheranno anche le nostre chiacchierate su Milano, i tuoi spritz, i tuoi racconti.
Ci mancherai veramente tanto, caro compagno Carlo.