Apprezziamo il tentativo dell’amministrazione di informare la cittadinanza riguardo il progetto del nuovo ciclo combinato del gruppo 8 presso la centrale termoelettrica di Cassano, ma riteniamo necessario fare alcune precisazioni in risposta alle loro dichiarazioni.
1. Trasparenza e partecipazione pubblica.
L’amministrazione attuale sembra voler suggerire che non ci siamo accorti di un progetto che, a loro dire, era già stato reso pubblico dal 2021. Tuttavia, il tema centrale non è la mera disponibilità dei documenti, ma piuttosto la modalità con cui l’informazione è stata gestita e condivisa con la cittadinanza. La trasparenza non si misura solo con la pubblicazione di documenti su siti ufficiali, ma con l’effettiva promozione del dibattito pubblico. Noi crediamo che coinvolgere attivamente la popolazione, organizzare consultazioni e favorire un dialogo aperto siano strumenti fondamentali per un’amministrazione che agisce nel vero interesse dei cittadini.
2. Impatto ambientale e sociale.
Ci preoccupa profondamente che si parli con grande enfasi dell’efficienza energetica e delle migliorie tecniche, senza dedicare altrettanta attenzione ai potenziali impatti ambientali e sanitari di un progetto di tale portata. La riduzione della potenza termica installata non cambia il fatto che si tratta di un impianto alimentato a gas naturale, una fonte di energia che, sebbene migliorata in termini di efficienza, contribuisce ancora significativamente alle emissioni di CO₂ e altre sostanze inquinanti. Il coinvolgimento attivo dei cittadini non deve fermarsi ai tecnicismi, ma deve includere una discussione approfondita sull’impatto che questo progetto potrebbe avere sulla qualità dell’aria e sulla salute pubblica, in una zona già densamente popolata e industrializzata.
3. Teleriscaldamento: opportunità reale o facciata?
L’amministrazione parla del contributo del progetto allo sviluppo del teleriscaldamento, ma rimangono forti dubbi sull’effettivo beneficio per Cassano d’Adda. La gran parte della potenza termica sarà destinata a Milano, e non è chiaro quali vantaggi concreti possano derivare per la nostra comunità. Si tratta di un elemento essenziale che, ancora una volta, richiede chiarezza e garanzie da parte dell’amministrazione locale.
4. Coinvolgimento del passato.
Infine, l’insinuazione che ci sia stata una mancata trasparenza durante la precedente amministrazione non solo è infondata, ma tradisce una mancanza di focus sui problemi reali. La nostra posizione critica attuale è dettata da nuove informazioni e dall’analisi approfondita di un progetto che, oggi, si trova in una fase decisiva. Invece di spostare l’attenzione sul passato, chiediamo che l’amministrazione attuale si concentri sulle preoccupazioni che i cittadini esprimono ora, garantendo una reale partecipazione e trasparenza in tutte le fasi del progetto.
5. Monitoraggio e partecipazione attiva del Comune.
Come forza politica responsabile, continueremo a vigilare affinché ogni passo di questo progetto sia monitorato e valutato attentamente, con particolare riguardo agli impatti ambientali, sociali ed economici. Chiediamo che il Comune si faccia promotore di consultazioni pubbliche e di momenti di confronto aperto, affinché la comunità possa esprimere il proprio punto di vista e ottenere risposte concrete.
Conclusione.
In definitiva, il nostro impegno è volto a garantire che il progetto della centrale termoelettrica non diventi una scelta che la nostra comunità subisce passivamente, ma un’opportunità gestita con lungimiranza, tenendo conto dei benefici reali e degli impatti potenzialmente negativi sul territorio e sui suoi abitanti. Chiediamo pertanto un maggiore sforzo da parte dell’amministrazione per rendere la popolazione protagonista e non semplice spettatrice di decisioni che condizioneranno il futuro di Cassano d’Adda