Quest’anno ci approcciamo ad un 25 aprile diverso, un 25 aprile di partecipazione che dopo due anni di chiusura forzata a causa della pandemia ci vedrà tornare nelle piazze, ma anche un 25 aprile triste guardando a quanto sta accadendo in Ucraina negli ultimi due mesi.
In questa giornata, in cui ricordiamo il sacrificio di tanti uomini e donne che hanno dato la vita per la nostra Libertà, il 25 aprile è più attuale che mai e anziché perorare superflui battibecchi “sterilmente” ideologici e divisivi, dovremmo riflettere sul reale significato di speranza che solo la fine di una guerra può portare.
Di fronte alla guerra, all’invasione e ai soprusi la risposta delle forze democratiche deve essere solo una: la difesa dei diritti umani e della Pace. Di una Pace intesa come valore fondante della convivenza tra uomini e non una parola di cui riempirsi la bocca e fare propaganda.
Per la fare la Pace i Partigiani hanno deciso di rischiare la vita, hanno combattuto contro l’invasore con tutti i mezzi possibili, chi ha imbracciato un fucile, chi invece ha rischiato la vita accogliendo i combattenti in casa loro; tutto questo è stata la Resistenza.
E’ nostro dovere ricordare il sacrificio dei partigiani e difendere la Libertà.
Oggi più che mai Viva il 25 Aprile, viva la Resistenza e viva l’Italia!